Cosa c'è che non va? oppure dovremmo chiederci, cosa c'è che va? Ma soprattutto, al di là di giochi di parole più o meno triti, ci sarebbe da riflettere su questo clima di scontento, sulla stanchezza obliqua, sul disappunto che permea la vita, al momento. Un lungo momento. L'incertezza, il rammarico, l'inquietudine, il vuoto, il timore e quasi la paura delle insidie del domani. A nulla valgono i ragionamenti per placare l'ansia, gli schemi procedurali, i percorsi logici: su tutto, la pece del rammarico, del dispiacere, del disappunto. I rari momenti lieti sono quelli dell'annebbiamento della coscienza: i giochi con le nipotine, la cura delle nuove piante, il sonno. Tutto il resto è sgomento
Quando arrivi a chiederti cosa c'è che va, vuol dire che hai già una buona risposta da darti. ;) Lo sgomento vale anche per queste soluzioni, forse non buone per altri, ma ottime per chi ha la lucidità di porsi il problema.
RispondiEliminaEsatto
Elimina