sabato 27 febbraio 2021

tempo

 c'è il tempo dell'io. 

Quando si è al centro di tutto: dei genitori, dei parenti, tutti intorno ti chiedono com'è la scuola, vogliono sapere i voti; se fai sport, se suoni, che risultati hai, e poi se mangi: poco, tanto

c'è il tempo dei figli.

Quando tutto si riversa su di loro, e anche se cerchi di vivere comunque il tuo spazio (perchè ti tocca, perchè è la tua unica vita) comunque il colore lo danno loro, se sono felici sei felice, se stanno bene stai bene. e viceversa.

E ti pare che sia il massimo possibile: no, no.

c'è il tempo dei nipoti.

Quando solo vederli è una stilla di nettare e ambrosia; quando oscurano (!?) i figli. 

I figli sono radici che dolgono nel cuore. I nipoti sono dolcezza intera. 

Ti chiamano, con la vocina argentina, sorridono, ti guardano con gli occhietti di cristallo, e per magia dimentichi ogni cosa.

(Poi, a casa, avrai mal di schiena, ti butterai stracco sul letto, ti lagnerai un po'... progettando la prossima volta)



lunedì 22 febbraio 2021

Va tutto bene

 Va tutto bene.

Tutto bene. E poi... sì bene. E poi... mi sento sola.

Dove sono i miei bambini? Quei riccioli biondi, quelle manine, quelle tutine colorate scelte con cura amorosa, quei giochini pensati? Quei capellini fini fini di seta, quegli occhioni verdazzurri sgranati?

Il tempo è un macinino, trita via tutto.

I cestini dell'asilo, i grembiulini, i costumi di Carnevale.

(Le feste, le persone, i bicchieri dei brindisi per i compleanni, le torte con le candeline tra le fragole)

( Le prime fidanzatine, i cuoricini trafitti, i silenzi disperati.)

Tra poco spariranno anche questi altri, di bambini, scivoleranno via, nel fossato del calendario; e poi magari me li ritroverò davanti, tra qualche anno, talmente mutati da non ricordarne più il nome, il posto, la classe.

(Non crederete che il calendario sia una dozzina di fogli di carta: è un maleficio, invece, una vera stregoneria)

Dovrei essere contenta: me lo ripeto. Raggiungo un traguardo e devo essere soddisfatta. Me lo ridico.

(allora perchè vedo le lettere tremolanti?)



venerdì 12 febbraio 2021

Il nido

 Mai avuto canarini? o meglio, mai visto fringuelli o rondini, o tortore, accudire i piccoli? Quella smania pressante, continua, quel librarsi in volo a oltranza: cibo, cibo (mentre prima c'era stata la complessa operazione della costruzione di un rifugio sicuro e confortevole). E darne a tutti, i grandi più forti, i piccini tanto delicati, i secondi che non devono essere trascurati... cibo, cibo! e poi calore da distribuire, sonni (sogni?) su cui vegliare... per un'estate interminabile, un'estate durata trenta anni.

Un bel mattino, sorpresa: tanti cocci di uova, un frullo d'ali, e paf! anche l'ultimo è andato (via, nel vento, nella luce, nel tempo... via)

Ora, il poco disordine si rassetta in cinque minuti. 

Ora, l'ordine raggiunge dei sottolivelli, continua a essere perfettibile.

La sera, presto le serrande abbassate: nessuno resta a leggere.

La sera, tante mandate alla porta: nessuno deve rientrare.



giovedì 4 febbraio 2021

messaggi in bottiglia

 Sto sparendo. Qualcuno già se ne accorge: sto diventando più sbiadita, evanescente. Qualcuno mi guarda per un attimo in più, quasi a voler fissare l'immagine che scompare. Me ne accorgo. Faccio meno cose; sto sparendo: mi preparo. Tra un po' non mi si vedrà quasi più. 

Intanto però accade altro. Mi accorgo di non avere più tempo, lo stoppino è quasi del tutto arso, la cera ormai sciolta. Non resta che un breve cilindretto.  Lancio messaggi: anticipo cose, dò dettagli. Aggiungo informazioni che non avrei dato, non subito, ma che non avrò più tempo di dare. Preparo uno zainetto più ricco per i miei ragazzini. Non ci sarò! non ci sarò con voi, proseguirete senza di me il cammino.

Lancio razzi traccianti per illuminare il loro futuro.

Lancio segnali Morse.

Affido al tempo messaggi in bottiglia.