Quando è finito il tempo, occorre sparire. Proprio così: non "andare via" ma "sparire".
Ci vuole tecnica per far questo. Ma neanche tanta, in fondo. Attendere il crepuscolo (della vita) quando tutto si colora di lilla e di grigio rosato bluastro. Allora talune figure (io, ad esempio) iniziano a sbiadire, ad arretrare di qualche passo. Più indietro c'è l'ombra più spessa, dove nel blu si muovono i ricordi, come animaletti che si destano allora dal letargo. Indietro, indietro... ancora dei passi.
Qualcuno si gira di scatto: "Dov'è? era qui un attimo fa!" Qualcun altro rassicurante replica: "C'è, non vedi? è solo un po' più indietro" Invece è come se fosse su un nastro che scivola a ritroso, pian piano, nella foschia, nel buio, nella notte del tempo.