Eccomi qui, ci sono. Cosa significa "Via?" Direi che l'interpretazione è libera: Via può voler dire strada, percorso. Oppure può indicare l'azione di scacciare le persone. O ancora può significare l'assenza.
Nel mio caso è proprio questo: l'assenza.
D'altronde, nulla suggerisce il senso della solitudine quanto uno stradone deserto, vuoto.
Ricordo quando, una ventina di anni fa, se non prima, percorrevo l'Ofantina con la mia trappoletta: ed ero sola, su quel nastro d'asfalto largo e perfetto, lunghissimo e sinuoso. Così ora: sono sola nella vastità della mia grande casa
Indubbiamente posso fare tante cose e dedicarmi a tutte le poetiche occupazioni sinora accantonate; ma qualcosa mi morde l'anima: la cesta della biancheria è sempre semivuota, la lavastoviglie idem. Spazzo e spolvero a sazietà e mi avanza ancora tanto tempo, ancora. Che bello, vero? Vero?
Potrebbe essere anche l'attesa sui blocchi di partenza di una nuova gara !...lasciala la tristezza e la malinconia, preparati, pronta ? Via !
RispondiEliminaAlterio
Ciao, benvenuto! Sai, non sono una persona che si abbatte e si lascia andare; però in taluni momenti è difficile proseguire. Poi reagisco :-)
EliminaPer me è un continuo inizio, una nuova partenza verso una nuova meta.
RispondiEliminaDa soli? Che importa. Ciò che conta è andare.
Buona giornata.
Sono d'accordo; solo che talvolta è complicato. Ma poi riparto :-)
EliminaC'è sempre un momento in cui sogniamo il letto da non rifare, lo stendino vuoto, la libertà di non apparecchiare e mettere qualcosa sul fuoco, la possibilità di vedere un film per intero senza che nessuno ti interrompa. Poi quel momento arriva, e noi avvertiamo un fastidioso vuoto irregolare attorno. Ci adatteremo?
RispondiEliminaIntendevo proprio questo: come lo hai detto bene !
Elimina..a me purtroppo capita anche solo due tre ore quando mia moglie esce per un pranzo con le amiche.. elaboro chissà quanto cose da fare senza assilli e poi mi ritrovo affogato di silenzio, anche con la tv a palla..
RispondiEliminaProprio così. Ciao!
EliminaDa tempo leggendoti la sensazione di un'assenza è percepibile: difficile da spiegare a parole è qualcosa che vien fuori nell'insieme dei tuoi testi. Il vuoto e il silenzio, persino la scrittura sono assenza in questo caso, memoria di suoni lontani semmai, fantasmi di rumori trascorsi. Se tu riesci comunque a ripartire sei brava perchè non è facile e nemmeno dovuto; a me in ogni caso l'assenza non fa paura mi sarebbe improponibile piuttosto una presenza artificiosa e estranea alla mia essenza, sono fuori da un gran tempo ed è giusto così. Non eliminare questo blog, per favore.
RispondiEliminaMica hai torto, sai: chi manca perché è partito, chi manca perché è ormai adulto e distante, chi manca perché me la tengono lontana, chi manca perché la vita se l'è mangiata [no, ho detto male, non la vita: la morte]. Ma nella mia mente i ricordi danzano, evocando momenti colorati e sonanti.
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