Può capitare che una o due persone, in una famiglia, si vengano a trovare in una strana condizione.
I motivi possono essere diversi: nuovi arrivi, nuove relazioni, o al contrario divorzi, separazioni. Insomma, qualcosa si smuove, come in un piccolo (o grande) terremoto.
Le sottili, invisibili trame che intercorrono tra i vari componenti si alterano, si allungano, si spezzano. Così questa/e persona/e si ritrova _sorpresa_ nel bugigattolo delle scope. "Ma come? ma perché?" Vaglielo a spiegare che è un gioco di dispetti, di rivalse, che è una piccola gara cattiva tra chi c'era e chi è arrivato, oppure tra chi è restato e chi è andato via. Chiederebbe, attonito/a: "Sì ma io che c'entro?" quasi si aspettasse una risposta sensata. Poiché l'unica risposta possibile sarebbe un'alzata di spalle.
Intanto si accumulano lievi mancanze, dimenticanze, si oblitera un compleanno, si tralascia un augurio, si manca una visita: in un rotolio di ciottoli sempre più grossi.
(Se si è in due è meglio. Se non si è poveri è meglio)