Giornate buie. Brancolamenti nella solitudine e nella disperazione che neanche i "frammenti di teatro" di Beckett. Poi ti trovi fuori zona, fuori città, e decidi di colpo di andare da un parrucchiere, per distrarti. Prenoti, vai.
Tutto bene; mentre sei lì, tra un rebus e un cruciverba sulla S.E. che porti con te, senti : " Bonsoir, madame!" e poi a distanza di tempo ancora; e poi ancora. Osservi che si tratta della sciampista, graziosa e gentile. Non ci puoi credere, mentre nella testa le tue rotelline francesi iniziano a muoversi.
I capelli vanno benissimo, sei contenta e lo dici al titolare.
Paghi, e mentre la ragazza ti dice la sua frase, replichi:"Parlez-vous français?" e lei, dopo un attimo: "Oui, je suis francophone". Impossibile non replicare: "Vous êtes francophone!""Oui, je suis du Mali, en Afrique...""J'ai compri, vous êtes malinoise".
L'espressione della ragazza era indescrivibile. Anche la mia, credo. Le ho porto le banconote dicendo: "Comptez-les, s'il vous plait". E lei, precisa, ha scandito: "Un, deux, trois...".
Dopo poche altre battute, rigorosamente in francese, sono uscita nel buio ventoso di una notte nera.
Ma il cuore rideva in francese
malinoise" traduci per favore
RispondiEliminaDel Mali, uno degli Stati africani francofoni, come
EliminaSenegal, Togo, Burkina Faso (anche altri, ma ora non me li ricordo tutti).