sabato 2 gennaio 2021

Bastanatale

 Dai, che forse ce l'abbiamo fatta. Via il rosso, via l'oro, il drago di questa saga annuale inevitabile si allontana, se ne sta andando nello scricchiolare luccicante delle sue scaglie porporine, lasciando una bava di polverina d'oro.

E lo sappiamo tutti che i quattro quinti (e sono generosa) di quello che si fa non ha niente a che vedere con la religione: anzi è il contrario. E' eccesso, è spreco, è lusso e ingorda avidità, vana ostentazione.

Quanto amo gennaio! il suo silenzio bianco ghiacciato, il soffio del Greco e di Aquilone, i ghiaccioli splendenti e affilati come lame. Pochi uccellini in giro, neri gli alberi stecchiti. I giorni illuminati da un gelido, bianco sole obliquo, veloce a sparire come un amante disamorato.

Meraviglioso gennaio: freddo e sincero, glaciale e spoglio di tutte le bavose smancerie del vetusto dicembre.

Le gemme son lì, nei rametti. Pazienza, silenzio e pazienza. 

Il sole tornerà, come un amante pentito.



3 commenti:

  1. Mi sono lasciata violentare per tanti anni dal Natale..quest'anno no..un Natale diverso.. dove il respiro, lungo, profondo e sedante, è stato costante..senza l'attesa di gennaio

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    1. Intanto benvenuta! Il Natale è un mio lungo problema, che affonda le sue amare radici in altrettanto amari natali trascorsi in solitudine, mio padre militare lontano, i parenti lontani. E poi ci sono le successive amarissime nuove radici, con natali fatti di obblighi, fatica, incombenze, fastidi. Non so quale sia la parte bella del natale. Quando va via, forse: sento subito un gran sollievo. Grazie per essere passata di qui, per aver commentato.

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  2. Mi specchio nelle tue parole per tanti Natale nella mia vita..grazie per "l'ospitalità"

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