Le incomprensioni sono tutte sgradevoli, ma talune di più. Perché se ricevi parole affilate da un estraneo, ti rifugi nel grembo della tua casa. Ma se le ricevi in casa, ahimé, non hai scampo. E questo accade, è accaduto, accadrà.
Accade che le labbra che ricordavi come bocci di rosa si dischiudano per diventare il muso crudele del crotalo, che scampanella i suoi sonagli mentre ti si avvicina: crudele e decisivo.
Le parole si trasformano in una gragnuola di ghiaino; non c'è riparo, non c'è schermo.
Dove, dove rifugiarsi? nel tenero abbraccio della notte, nell'oblio soffice del sonno, presago di un altro oblio, finale, definitivo.
Parenti serpenti?
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