venerdì 22 luglio 2022

La cosa

 Oggi ho affrontato la cosa. No, l'ho incontrata. Ho traballato, quasi; ho barcollato. (Non posso chiamarla, perché mi fa ribrezzo, scusate). Ho avuto davanti, parlando banalmente con un estraneo, la certezza della concretezza delle sensazioni. Di come una sensazione sia una cosa, e come una sensazione ributtante sia una cosa ributtante. Non ero sola, ma in quel momento in un raggio di tre metri lo ero, e ho avuto contemporaneamente paura, sgomento, disgusto. Ho capito come possa essere violento il desiderio delle cose degli altri, ho letto l'avidità e la brama negli occhi opachi che avevo davanti. Ho percepito come fossi stata considerata inadeguata a beneficiare di ciò (non chissà cosa, proprio per niente, ma un qualcosa che avevo molto cercato, molto amato, molto curato). Ho tremato. E ho compreso la mia storica solitudine, che mi mette abitualmente al riparo da simili esperienze. Preferisco star sola, con i miei salici, i miei peschi piccini, le mie rose, la mia yucca.

Scusate se ho condiviso con voi, miei sedici lettori, questo vissuto brutale.

*(la cosa=l'invidia)

















2 commenti:

  1. Per quanto mi riguarda sei scusata: se è vero il vecchio adagio - meglio soli che male accompagnati-

    RispondiElimina
  2. Una cosa che può riguardare ogni essero umano. Importante è il gestirle, certe cose: dall'invidia al dolore, dalla felicità alla depressione

    RispondiElimina