martedì 22 giugno 2021

i patti


Un giorno qualunque. Solita strada, solita destinazione.

_ in realtà basta un dettaglio_

Solito giro tra le piante, con l'innaffiatoio.

_è un attimo

"c'è un gatto, te lo avevo detto: è qui" 

Volare lasciando lì l'innaffiatoio, chiedere "dove, dove?" è un tutt'uno.

_inizio dell'Armageddon_

Tendere l'orecchio e sentire "meow, meow"

E chiamare:" Micio, micio!" aspettando

e ottenendo risposta, forte: meow! meow!

e chiedere aiuto per recuperare il gatto, che non si muove, ma miagola soltanto; e il luogo è impraticabile e impervio.

E infine scoprire che il gatto avrà sì e no tre giorni! e prendere questo fagottino 

e capire che prenderlo significa prendere in carico una vita.

_non parliamo di notti in bianco, di latte in polvere e poppate, di corse per accertarsi che dorme_

qual era l'altra scelta? dire è troppo piccolo non ce la posso fare?

lasciarlo lì in preda ai selvatici? 

lasciarlo in un gattile?

venire a patti con la coscienza?

(coccolarla, baciarla, pulirla, nutrirla, scoprire com'è, scoprire che è capricciosa e petulante e volerle bene da morire)

1 commento:

  1. Io lo farei di corsa. Ma mia moglie non vuole, e la regina della casa è lei. Tocca scendere a patti con la realtà (e con i reali).

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