Come un'onda che mi culla, questo tempo strano che sembra un elastico e io ci sto appesa, e tutto pare così stranamente normale, così normalmente strano.
Non c'è niente che sia giusto, e di conseguenza tutto è affrancato, tutto è giusto.
Si fa il piccolo cabotaggio, la normale amministrazione, senza uscire dai binari, senza scosse, senza levate di scudi.
Tanto, si sa, è in arrivo il "redde rationem". Di cosa? Non saprei, però ho questa impressione, questa sensazione.
Nel frattempo, conviene lavorare sommessamente, conservando anche un po' di energie: chè non si sa mai.
I grandi viaggi, le grandi scelte, i grandi dissapori, no, no! Non è roba per questo momento.
Un granellino alla volta ci sbricioliamo le giornate, la vita, la storia.
Passerà, passeranno, passeremo.
[a un altro tempo, a un'altra stagione, ad altra cosa]
Vuoi dire che il grande mare ci inghiottirà tutti? Concordo.
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