6. Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
7. Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare.
(Ecclesiaste 3,1-15)
E' accaduto d'un tratto. Intorno a me le solite pareti di aria, la consueta banalità quotidiana opprimente.
D'un tratto, come quando si disegna col dito sul vetro appannato, con movimenti incerti ho tracciato uno, due, tre segmenti... quattro.
Un varco: l'ho guardato dapprima con una certa diffidenza, sott'occhio. Poi...
poi ci ho pensato
E ho detto quel "Perchè no" che è il mio labaro, il mio stendardo, che mi difende e mi segna il cammino
Perchè no? E mi sono affacciata
Perchè no
Al di là, un mondo nuovo
Via, via tutto: al di là spazi, colori, luce
La quinta dimensione si è dispiegata ai miei occhi
E' lì che ho capito che dopo aver provato, visto, non sarei più tornata indietro
No. Mai più
Qoelet: dunque anche in questo caso il varco si è palesato attraverso un libro e una lettura. Ho sempre pensato che la piattaforma di lancio fosse quella. Ma credo anche che descrivere ciò che hai visto e vedrai sarà ineffabile. Purtroppo. Svanirai?
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