martedì 26 maggio 2020

Lo stupore

Ebbene, è accaduto di nuovo.
Sarò una sciocca, dai.
Tutto silenzio, solo lo stormire delle foglie, io lì a guardarmi intorno_ già lo sapete_ a guardare il gelsomino, la mimosa, il castagno, il pero che amo  ... d'un tratto
d'un tratto lei.
Lei lì, davanti a me, a guardarmi dall'alto (ci vuol poco) con l'aria di dire:"Oggi mancavi solo tu, già era una giornata storta!"
E io, dov'è il cellulare, dov'è l'icona, perchè non fa clic, ma quale fuoco, ma scatta, dai.
Lei sempre lì, a guardarmi, tipo: "Non ti capisco mica, uffa, che c'è, mi innervosisci"
E così, in un lungo attimo, bastevole a vederla bene, a capirne i colori, la livrea
E intanto dicevo a mezza voce "Ho capito chi sei, ho capito..." Puf! un fruscìo d'ali, ma non in fretta, perchè paura, di me, proprio non ne aveva. E ci mancherebbe altro!
Una ghiandaia.
Meravigliosa.
Niente foto mia, il clic ha ripreso il cancello, dopo che era volata via.
La foto l'ho presa dalla rete: identica.

1 commento:

  1. La fotografia è un lunghissimo attimo concentrato in un click. Tutto il prima si trasforma in un dopo perenne, l'idea, l'intuizione, il momento preciso, l'occasione cercata o meno, ognuna di queste cose quando si presenta davanti ai tuoi occhi chiede solo un click perfetto e immediato.
    Perso quell'attimo non sai mai se si presenterà di nuovo. Chi fotografa va in cerca dell'eternità. È difficile.

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