Arriverà: e sarà bella come il sole; profumata di selva e piena di luce. Si distinguerà tra tutte, non sarà possibile nasconderla. Qualcuno forse si offenderà, qualcuno si dispiacerà, qualcuno si legherà al dito la mia scelta. Il suo arrivo, la sua presenza, non passeranno inosservati.
Sarà impossibile non accorgersene.
Ne avrò cura tutti i giorni, il primo pensiero sarà per lei. La mia piccola, la mia regale ginestra di Spagna (Spartium junceum)
Condivido la tua scelta, non so se sia di Spagna o del Canavese ma la ginestra che incontro salendo in montagna ha qualcosa che conforta.
RispondiEliminamassimolegnani
Ecco, è esattamente questo. Solo a vederla sarà una gioia, mi darà forza (e Dio sa se in questo momento ne ho bisogno). In realtà occuparmi delle piante, tutte, mi riempie la vita, mi rende felice. Ma questa pianta in particolare mi ricorda mia madre, i miei anni verdi, la felicità inconsapevole. Grazie per aver commentato. Ciao
EliminaPensavo alle mie ginestre ponzesi, a maggio, quando l'isola è solo di chi ama perdersi tra colori, profumi, sentieri accennati, e il vento a renderla magnifica vela.
RispondiEliminaIl potere evocativo dei fiori non è abbastanza considerato: basta guardarli, e si evocano scenari. Ciao Franco
EliminaIn molti poggi selvaggi vicino alle coste della mia isola la ginestra cresce benissimo, allegra e solare come la sua terra. Mi hai dato un reale conforto. Grazie
RispondiEliminaLo sai, quando ho scritto questo post pensavo che sarebbe rimasto lì inascoltato, ignorato, se non quasi deriso. L'ho scritto "nonostante", nonostante questa convinzione, nonostante la certezza di non essere compresa. E invece. Ciao Enzo
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