Il mio pesco: è cresciuto in vaso, sul balcone. Ricordo quanto lo guardavo, osservando le foglioline, controllandone l'aspetto, la forma, il colore. Ricordo quando fece il primo fiore, non stavo in me dalla felicità. E poi seguirne la crescita, temere per la sua sopravvivenza (un albero! morirà sul balcone) E poi lo spostamento in campagna, e la fioritura magnifica. Poi la malattia, la bolla rossa, i rimedi atossici, naturali, la disperazione a vederne le foglie guaste (non m'importa dei frutti, basta che viva!).In estate il premio: una ventina di percoche superstiti, dorate, splendide e gustose, e una chioma verdeggiante, soffice e fluente.
Il mio pesco: è lì perché l'ho cresciuto io, da un seme posto nel vaso. Forte, alto, sano e rigoglioso.
Come i miei figli.
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