E se la risposta fosse di lasciare che tutto sia? Che accada, intendo, come quando piove all'improvviso e tu sei per strada, è sera, e speravi di farcela a rientrare e non hai con te l'ombrello, e piove e tu sei lì a camminare e la strada è lunga
E a un certo punto ti arrendi, e gli abiti sono zuppi e i capelli fradici si attorcigliano in rivoletti gocciolanti e tu ti chiedi quanto, quanto ancora
E le persone che ti incrociano ti guardano come fossi un'aliena, interamente bagnata e così le scarpe e la borsa, e avevi una busta di carta in mano e ti accorgi che si sta sfondando per via dell'acqua e rischi di perdere la tua spesa e la tieni per il fondo, stretta addosso a te, e non sai di cosa preoccuparti prima e la strada che non finisce, non finisce mai...
[e a casa poi sei arrabbiata, perché ti vedi irriconoscibile e ti chiedi perché non hai preso l'ombrello, anche se è tardi per dirlo]
E se fosse così anche per le altre buriane della vita? Andare, andare: andare a oltranza, e stare attenta a non smarrire ciò a cui tieni
E' così. Si va avanti, mi è capitato proprio da poco, cammini sotto la pioggia e puoi solo bagnarti e continuare, ma sai che il traguardo è vicino, potrai asciugarti e ripartire.
RispondiEliminaPensare ad un bel dopo mentre attraversi un brutto adesso.
Che belle parole che hai scritto; si capisce che hai vissuto anche tu questi momenti. Rispondo ora, ma lo sai che non lo faccio spesso. Ciao
Elimina