Ebbene immaginate me (!) che faticosamente arranco su per l'erta e mi avvio con l'innaffiatoio in mano a bagnare le piante lì dislocate. Intorno il solito ci-cip ci-ciop. D'un tratto mi accorgo di un insolito svolazzìo, di una presenza colorata e chiacchierina. Ferma, ferma! subito le foto, subito! Anzi, un video. Pensate a me, che di solito resto congelata per lo stupore, con le mani che tremano, ma ecco: ce l'ho fatta! L'uccellino è celeste, e non è uno, ma son due, che svolazzano e canticchiano.
E non si curano affatto di me, pesante bipede che passa per caso. Me ne rendo conto e muovo qualche passo. Niente, non si curano di me. Innaffio le piante! Idem.
Consentitemi la citazione, da ragazza del '68 . (Gli uccellini erano due ghiandaie, mi dispiace per la qualità delle immagini, mi emoziona molto riprendere i selvatici)
Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour.
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour.
J. Prévert
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