venerdì 21 ottobre 2016

la mano vuota

E poi
tendi la mano
Scrivi, ad esempio. Magari scrivi una mail a una persona.
O a due, così hai un'altra possibilità.
Anche a tre: ecco meglio. A tre persone.
Per bere un pochino dalla coppa fragrante della condivisione
l'ambrosia che consola, che riscalda il cuore, che deterge la mente
che placa i sensi di colpa
[sempre lì in agguato, sempre pronti a mordere]
...
poi
...
aspetti
...
Nessuno.
Nessuno risponde.
Non è un complotto.
Non si conoscono.
Eppure: idem.
Fanno lo stesso.Tutti e tre: tacciono.
Nulla, niente, zero.
Io sono nulla, allora?
Evidentemente.
...
La mano
(aperta, tesa)
ricade
vuota.


2 commenti:

  1. Riaprila verso una direzione nuova e antica assieme. La tua identità non dipende dalle risposte ma dalle attenzioni, anche da quelle silenziose.

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