venerdì 8 luglio 2016

il puzzle

A chi non capita di avere un problema, magari uno di quelli a orologeria, non so se mi spiego.
Che sai che accadrà, aspetti aspetti, e alla fine -BUM- esplode.
Lo sapevi.
La prima cosa è saltare per aria, letteralmente.
Poi capisci che quella che è esplosa è solo la tua ansia, la paura di sbagliare.
Quindi, piano piano, elabori.
E lo smonti, pezzettino dopo pezzettino, per vedere come rendere poi il tutto un oggetto inoffensivo. Perchè di norma è così: tu non c'entri nulla, qualcuno ti ha combinato il pacco-regalo.
Solo che ti ci hanno infiocchettato così bene in mezzo, che rischi di farti male.
Allora, fare come gli artificieri.
Piano pianino. Un pezzettino per volta per disinnescare l'ordigno.
E neanche per distribuire colpe e responsabilità (che ce ne importa?)
Ma solo per uscirne.

2 commenti:

  1. Il percorso attraverso un campo minato già esploso riserva sempre sorprese; non è detto che sia possibile uscirne senza danni ulteriori. Disinnescare l'ordigno prima che esploda? difficile, molto difficile, io ci sono riuscito solo una volta nella mia vita ma è stata un colpo di fortuna.
    C'è un gran silenzio qui ma a me non dispiace.

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    1. Diciamo che riuscirci implica anche dei passaggi alquanto stretti, e che quando ne sei fuori ti resta comunque il dubbio di qualche trappola sfuggita...
      Sono passata a commentare un tuo post che mi piaceva, su FROM HERE TO INFINTY, solo che poi forse l'ho perso °_° non lo trovo più, non ricordo... In effetti sono un po' distratta e sbadata.
      Alle volte temo di dire cose superflue, per questo leggo e taccio.

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