Via tutto. L'altra sera, sono rientrata e ho lasciato le stampelle nell'ingresso, in un cantuccio. Poi, via il tutore. Poi, con sorpresa di femore, tibia, rotula, del quadricipite ma soprattutto del tricipite della sura, ho camminato: non strisciato, tal quale alla moschina dalla zampina rotta. Non saltellato con le grucce: no! ho camminato come un'indossatrice, ben diritta e senza pendere da un lato.
Di più, di tanto in tanto accenno a dei passetti di danza: danza di gioia, di libertà.
Naturalmente ho iniziato la fisioterapia, ma questo si aggiunge al livello altissimo del mio umore.
Se la felicità fosse una febbre, avrei 41°C
Naturalmente per strada uso il bastone (piccolo e grazioso, non quelle orrende stampelle), perché queste sono le disposizioni dell'ortopedico.
Ciao a tutti da me, al momento simile a un aquilone: sono al settimo cielo
Mentre leggevo la tua cartella clinico-ortopedica del guaio che ti ha costretta usare attrezzi inusuali, un sorriso illumina il mio viso. E' bello leggere come hai superato la criticità del momento. Hai tutti i buoni motivi per sentirti leggera. Belle cose Ornella.
RispondiEliminaAlterio
ciao Alterio, tutto è bene etc, vero? ed è così, anche se si torna come nuovi, non nuovi davvero. Ma la felicità della salute ritrovata è indescrivibile. Grazie per il commento, è sempre un piacere leggerti. Ciao!
EliminaFelice sinceramente per te.
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