Alle volte me ne accorgo di più, altre di meno. Tutto gira, o meglio, sono io che descrivo cerchi, ellissi; descrivo una spirale. Mi accorgo di un senso di sbandamento, mi pare di oscillare, di beccheggiare come una boa; appena appena mi pare di perdere l'equilibrio, c'è un disorientamento, i riferimenti appaiono lontani e improbabili, e il tempo è così poco, così poco, vero? e sale l'ansia. E tutte, tutte quelle cose da voler fare, da poter fare, appaiono come le foto delle piattaforme online (tanto irreali, tanto finte, tanto improbabili).
Tutto gira, gira, gira:
sera, notte, mattina, giorno, sera, notte, mattina, giorno, sera, notte, mattina, giorno, sera, notte, mattina, giorno, sera
(cambia il medico da cui andare, cambia l'albero da potare, cambia la bolletta da pagare)
Pensate all'acqua nel lavello: gira, gira, gira, descrive una spirale prima di scivolare nel buco buio
Ho sofferto di vertigini. Lavoravo anche, non sentivo dolore, ero cosciente, potevo anche parlare, ma tutto mi girava attorno, durava alcuni minuti poi via.. medici e risonanze non c'hanno capito nulla, qualcosa legata all'orecchio comunque, poi è passato tutto per fortuna, e siamo ancora in pista.
RispondiEliminaIl lavello in foto rende l'idea, ma quel buio dobbiamo tenerlo lontano. Meglio girare,,