mercoledì 19 aprile 2023

Poi

 Poi ci sono i giorni così. Giorni dove tutto gira per storto, giorni che avanzano a ruote quadre (esistono? nella mia vita sì). Allora, la felicità la trovi nei posti più strani. Nel salice raddrizzato, nei semi di geranio rosa finalmente trovati, nel frusciare delle foglie al soffio del vento.

C'è una ghiandaia da me. Un piccolo, grazioso uccellino color del cielo, cinguettante e svolazzante. Probabilmente, per attendere alle mansioni di oggi, inavvertitamente mi sono avvicinata troppo al suo nido (credo che sia in un buco del vecchio muro di contenimento). La piccola ha iniziato a schiamazzare, a svolazzare, a distrarmi attirando la mia attenzione su di lei. Lungi da me l'idea di disturbarla, solo che uno dei salici del vivaio è un testardo a crescere storto, urgeva intervenire.

C'era un bel sole e il cielo blu, il vento faceva stormire le fronde dei salici e la ghiandaia cantava a squarciagola.

Forse anche a lei oggi è sembrata una giornata storta, finché non sono andata via.



domenica 2 aprile 2023

il silenzio

 Da un po' è così: c'è un gran silenzio in casa. I figli andati, chi più chi meno lontano, ma lontani sempre, anche quando ci sono, lontani con l'anima, staccati (ora si è staccato il cordone: e fa male a me), i gatti cresciuti, il ritmo allentato. L'idea di fare qualcosa annaspa nel silenzio delle stanze, soffoca nel cotone che mi circonda: nulla, nulla. Non occorre darsi tanta pena per nessuna cosa; a che scopo, ormai? l'eco del silenzio rimbomba nelle orecchie riempiendo i padiglioni della propria vacuità. Nulla, nulla. Nessuno mi chiede di aiutarlo con il latino, di risentirgli la chimica. Nessuno mi sussurra "domani compito...". Non inseguo più qualcuno che prova a nascondere le lacrime, dopo aver mostrato un visetto sconvolto e pallido. (Ormai le eventuali questioni di cuore le risolve un pacato ed elegante avvocato).

E le mie radici? Un mesetto fa gli operai hanno potato da me, in campagna. Le loro forti cesoie hanno tagliato duramente. I resti, al fuoco. Il giorno dopo ho trovato questo cerchio cinerino, ai cui bordi c'erano rametti semiarsi, semicarbonizzati. Li ho messi nell'acqua, e poi nella terra, nella speranza (nell'illusione) di riportarli alla vita. 

Come guardare vecchie foto, per capirci.