domenica 5 ottobre 2014

sta soffiando il grecale e digrigna i denti

Strana domenica pomeriggio, in cui i pensieri son straccetti buttati di qua e di là dal vento. Dovrei far questo, o anche quello... e poi, la telefonata di ieri, e quel tale contrattempo, quel messaggio inopportuno, quella situazione insopportabile e, adesso, irrisolvibile.
Tutto vortica nella testa come le carte e le foglie secche crocchianti, nei mulinelli ai lati delle strade.
E polvere che si alza, annebbiando la lucidità dei ragionamenti, bruciando gli occhi, di fastidio e di lacrime.
E rimpianti e ricordi e ritagli di sogni, e figure amate che appaiono in controluce per poi subito sparire, come in un lampo al magnesio: ...Zvanì
E il lavoro che si accumula, paragonabile solo alle ecoballe indistruttibili di certi siti.
Ecoballe di lavoro arretrato, ma anche in un mio significato particolare:
ECO, perchè mi ripeto all'infinito "devo farlo, devo farlo..."
BALLE, perchè non completerò mai quest'opera, e lo so.
Soffia il grecale dietro i vetri termici che sembrano congelarsi dal lato esterno, e passar la voce al versante interno: "Il gelo è qui!"
Ma io, che pur me ne accorgo, mi dibatto tra le ali di pipistrello dei miei disordinati, caotici pensieri, e non riesco a risolvermi a dar inizio a una qualsiasi delle cose lasciate a metà.


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