Ci vuole un bel respiro, per essere felici. Ma poi, basta? C'è sempre quel groppo lì, in gola, che stringe... manca l'aria.
Le cose portate a compimento: dopo lungo, sofferto tergiversare, dopo attese logoranti e pianti che squassavano il petto. E disperazione fonda, e impossibilità di chiedere, di ricevere aiuto.
Un clic, simile a quello della lavatrice. M'è parso d sentirlo CLIC.
E come quando il solitario, infine riesce, e le carte vanno ciascuna sul suo mazzetto,
ecco gli eventi, uno via l'altro a succedersi lesti lesti, senza far passare giorni.
E tu lì, guardi il primo, e il secondo, già al terzo sei sconcertata, al quarto ti sgomenti al quinto ti senti fuori di testa....
Devi essere felice. Lo sei, ma ti senti come anestetizzata. Non senti nulla: nessun dolore, nessuna gioia.
Però la bocca ha gli angoli all'insù, e il viso ha un'espressione radiosa.
E' questo, essere felici?
Star sospesi, senza sapere, senza capire, portati dal vento in una direzione che ti piace da morire... ma portata, trasportata...
Brividi di paura.
E' vero?(sì)
Potrebbe finire? (mah...)
Potrebbe cambiare direzione? (non ci voglio pensare...)
Non penso, vivo sospesa con gli angoli della bocca all'insù
eh, come ti capisco... ho passato periodi in cui tutto era così nero che quasi non riuscivo ad accettare la luce. come se non la meritassi o come se ci fosse una qualche fregatura sotto. dopo tanto penare poi, è come se si perdesse l'abitudine a vivere "leggermente". ma torna, torna...
RispondiEliminaEsatto: come se non lo meritassi. Passerà? °_° lo spero...
EliminaDovrebbe essere un bel momento, eppure non lo è. C'è qualcosa che lo frena e impedisce l'esplosione della vera gioia. O forse sei tu, che non riesci a viverlo pienamente? :-)))
RispondiEliminaPaura di essere felice... paura che qualche oscuro ente, da qualche parte, si ingelosisca della mia felicità -_-
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