Non ci voglio pensare... a tutte le cattiverie gratuite, a tutte le parole grondanti ipocrisia, e a quelle imbevute di rancore...
Stasera, un dolce che mi ricorda anni giovani, lievi e lieti
la treccia della nonna (mai nome fu più adatto: la mia nonna aveva una magnifica treccia; da ragazza i suoi capelli erano corvini e ondulati, da anziana ha continuato a portare la sua ricca treccia argentata, ben sistemata in forma di crocchia).
Il dolce è stato molto gradito... penso che lo rifarò presto ^_^
che bello, e sono sicura che è anche buonissimo! a volte occorre che ci regaliamo un po' di dolcezza per annientare le cattiverie altrui.
RispondiEliminasì, Guchi, il motivo era proprio quello... dimenticare le amarezze sul lavoro... immergermi nella dolcezza della casa
EliminaA volte un dolce ci fa riconciliare con la vita :-))).
RispondiEliminaCiao!
Forse ne ho fatti due di commenti, uguali! :-(.
Vero? un dolce fatto per benino, è l'ideale ^_^ contro gli antipatici.
EliminaComunque ho trovato un solo commento, questo che ho pubblicato. Ciao Belf!