Mai avuto un dolore? un dolore vero dico. Un dente che duole, la schiena, un osso.
Qualcosa che faccia ricordare che siamo degli oggetti animati da presunzione. Ci sentiamo dei, immortali e onnipotenti.
Ci scopriamo pezzi di scarto di qualità scadentissima. E niente ricambi.
Al più "Ci mettiamo una pezza".
Così, finchè si può, si resiste (si ignora, e poi sante compresse di analgesici...) finchè si può
Un bel giorno, ci troviamo davanti allo specchio con una faccia contratta e grigia, il ritratto della sofferenza.
Un medico, presto, un medico.
Un medico? o un mago?
Ci vorrebbe un punto di ripristino, ecco tutto.
Così, tra medicine, terapie, sale d'attesa, si va avanti, si lavora come meglio si può, si manca solo quando si sta per stramazzare, ci si accorge che nuovi non si sarà mai. E intanto... il dolore è lì.
Lì: a ricordare
l'età
la malattia
la fragilità
l'effimera durata dell'individuo
il batter d'ali del tempo...
ed è già il turno di qualcun altro
martedì 27 maggio 2014
mercoledì 21 maggio 2014
non sempre mi ricordo...
Mi capita sempre più spesso, di pensare: "Ma domenica vado a trovare mamma? vediamo un po', non so se posso..." e poi...
No. Non c'è più. Posso andare quando voglio al cimitero. Pulirò la pietra lavica grigia, pulirò la foto che ha fatto per l'ultima carta d'identità, con i capelli ben sistemati, la collana intonata all'abito.
Il vuoto mi circonda con il suo non-abbraccio (ci doveva essere una voce, almeno, che almeno scandisse il mio nome: una volta ancora)
No. Non c'è più. Posso andare quando voglio al cimitero. Pulirò la pietra lavica grigia, pulirò la foto che ha fatto per l'ultima carta d'identità, con i capelli ben sistemati, la collana intonata all'abito.
Il vuoto mi circonda con il suo non-abbraccio (ci doveva essere una voce, almeno, che almeno scandisse il mio nome: una volta ancora)
domenica 11 maggio 2014
senza smorfie
Mia madre diceva che non le piaceva che si facessero tante smorfie, e intendeva smancerie, sdolcinature e simili
Così noi siamo state poco abituate a bacetti e carezze, e non abbiamo mai saputo esprimere l'affetto.
Però da piccola sentivo di voler portare dei fiori alla mia mamma; vedevo i papaveri, lungo la strada per andare a scuola, mi sembravano così belli, nelle loro vesti di velo, come ballerine danzanti, li coglievo per lei, anche se poi all'arrivo taluni avevano perso i petali.
Così, adesso che non c'è più, ed è la prima festa senza di te mamma, ti porto un papavero
Buona festa della mamma, mammina mia.
Così noi siamo state poco abituate a bacetti e carezze, e non abbiamo mai saputo esprimere l'affetto.
Però da piccola sentivo di voler portare dei fiori alla mia mamma; vedevo i papaveri, lungo la strada per andare a scuola, mi sembravano così belli, nelle loro vesti di velo, come ballerine danzanti, li coglievo per lei, anche se poi all'arrivo taluni avevano perso i petali.
Così, adesso che non c'è più, ed è la prima festa senza di te mamma, ti porto un papavero
Buona festa della mamma, mammina mia.
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