mercoledì 12 aprile 2017

Priva ...Mera

Visto... inteso? Così mi avvicino a questa primavera che è già qui, ormai, da un pezzetto.
Una stagione informe, che scimmiotta malamente certe primavere azzurrate del passato, intrise dell'incenso delle fresie, del sandalo delle mimose.
Mi avvicino a passetti stupiditi, come se al posto dei miei avessi dei piedi di loto e ticchettassi incerta sui sandali orientali.
Incerta, stupidita, amputata; somiglio a quelle cetonie con una zampetta in meno che cercavano barcollando di far egualmente il proprio mestiere.
...
L'inverno è passato uguale uguale al tarocco n.13: e con il suo falcione ha tagliato via, zzzzzzzzzzzzzzz quel che restava della mia famiglia d'origine.
...Così adesso io, snap, dovrei tirar dritto e abituarmi. Su che la vita continua!
Non la mia, non quella di chi so io.
E mi sento da un polso legata alla ruota del tempo che corre implacabile avanti (minuti, ore, giorni, settimane, mesi, stagioni, anni...), dall'altro legata al braccialetto di cartoncino con su scritto un certo numero, e che ora è giù, giù, giù...


Nessun commento:

Posta un commento